Birra stagionale prodotta per il periodo natalizio. Birre ad alta gradazione ancolica di colore quasi sempre scuro molto speziate e aromatiche.
Birra stagionale prodotta per il periodo natalizio. Birre ad alta gradazione ancolica di colore quasi sempre scuro molto speziate e aromatiche.
Il lievito è un fungo unicellulare che trasforma il maltosio, zucchero che si trova nel malto in alcol e anidride carbonica. Il Saccharomyces Cerevisiae lievito ad alta fermentazione lavora nella temperatura di 13-22 gradi e fermenta in superficie dando alla birra un sapore fruttato e aromatico.
Birra prodotta in più bassa quantità rispetto a quella industriale nei confronti della quale vanta un gusto meno standardizzato e sicuramente più particolare. Le birre artigianali sono, per la maggior parte, ad alta fermentazione, ed hanno come irrinunciabili caratteristiche quelle di essere crude, non pastorizzate e senza conservanti. Ingredienti utilizzati sono malto, luppolo ed acqua senza aggiunta alcuna di conservanti.
Baladin “Metodo Classico” è il simbolo per eccellenza del concetto di rifermentazione in bottiglia. Tutte le birre prodotte da Teo Musso sono rifermentate in bottiglia ma, in questo caso, il concetto viene estremizzato con lo scopo di esplorarne i più intimi segreti e le sfumature più nascoste. Per raggiungere questo scopo, dal 2008 sono stati impostati 3 cicli di rifermentazione di lungo periodo. Ognuno di 2 anni nelle cantine di Fontanafredda, in collaborazione con i loro enologi che hanno sviluppato il vino spumantizzato “Alta Langa”. Questo metodo di produzione, “Metodo Classico”, appunto, ha un origine nel mondo del vino ed è una tecnica che ben si adatta anche alla birra. I consigli e l’esperienza hanno giocato un ruolo fondamentale che è frutto di una grande apertura mentale che non vede i due mondi in “concorrenza” ma invece, in piena sintonia. Baladin “Metodo Classico” non utilizza nella ricetta derivati dal mondo vino: uve, mosto o lieviti. La prima produzione destinata agli appassionati del bere elegante e di qualità, è stata prodotta nel febbraio del 2014 e imbottigliata il 5 di marzo dello stesso anno. Per Teo, nato in questa data, un regalo per i suoi 50 anni di cui una gran parte dedicata a studiare il complesso mondo della fermentazione e del lievito. Le 11.680 bottiglie prodotte hanno riposato – tecnicamente lasciate “sui lieviti” – per 18 mesi in birrificio. La sboccatura, ossia l’apertura di ogni singola bottiglia per eliminare il lievito in eccesso, è stata fatta dal 7 al 30 ottobre 2015. Un processo lungo che ha impegnato tante mani esperte e che ha regalato sorprese ed emozioni. La bottiglia stessa, ben 900 grammi di vetro (peso necessario per sopportare le pressioni elevatissime generate dalla fermentazione), è un simbolo degli inizi di Baladin. Ripropone infatti la forma originale adottata da Teo nel 1997 e che per lui rappresenta: “un legame quasi affettivo”. Il risultato è una birra ad elevata gradazione alcolica, dal fine perlage di cui non vogliamo svelare troppe caratteristiche perché, va scoperta e siamo certi, stupirà e si farà amare dal primo sorso o meglio, dal primo profumo. Per Teo, Baladin “Metodo Classico” ha rappresentato una sfida, una nuova esperienza, un modo per rimettersi in gioco nel complesso mondo della fermentazione. Una parte della cantina dedicata a questa birra verrà conservata per festeggiare l’inaugurazione del nuovo birrificio nel 2016.